martedì 18 dicembre 2012

Veteroche????

Sono imperdonabilmente irriducibilmente ed irrevocabilmente vetero. Vetero quel che vi pare.
Antiquata demodè e fuori conio, ancorata a convinzioni vetuste e trascurate dai più, persa in un mondo passato e quindi arretrato, ma che che ancora aspirava al progresso e al miglioramento della vita come scopo stesso delle nostre miserabili esistenze.
Ad esempio, sono femminista. Ma non femminista che le donne sono alla pari con gli uomini: femminista che le donne hanno due marce in più degli uomini, un migliore sistema di sospensioni e soprattutto un'invidiabile sistema di accensione. Femminista da matriarcato spinto, da quote fucsia altroché rosa, femminista da provare a crescere due maschi decenti.
Oppure, sono per l'eguaglianza totale globale: sono per l'idea -mi rendo conto, assurda- che chiunque, qualsiasi siano le condizioni di partenza, nasca con il potenziale per fare bene. Poi ci possono essere diversi talenti e diverse inclinazioni; poi c'è tutto il tormentato discorso delle condizioni ambientali, il cosiddetto concime per menti fertili che ultimamente pare tanto mancare.Ma il potenziale è in chiunque, ed è dovere dell'essere Umano quello di coltivarlo e svilupparlo perché sia di realizzazione personale e collettiva.
Poi resto vittima, regolarmente, di quella cattivissima abitudine che è la buona educazione; salutare, ringraziare, sorridere, tutti gesti di piccolissima importanza lo ammetto, ma che ammucchiati assieme fanno la differenza tra una giornata soddisfacente ed una giornata di merda in mezzo a branchi di stronzi. Basta talmente poco che quel poco ce lo dimentichiamo, chiusi in noi stessi come paguri in gusci presi in leasing.
Come se non bastasse, ho pure un certo debole per vecchiumi polverosi tipo l'etica, la correttezza, l'onestà, tutta materia al limite del ridicolo, navigando tra squali.
Ancora credo che il punk viva e lotti assieme a noi, ancora pogo, ancora mi commuovo.
Infine, sono stata cresciuta nel rispetto dei sacrifici; nel senso che tutto ciò che merita davvero costa impegno, che in soldoni si può tradurre in fatica. Diffido di ciò che pare arrivare per grazia ricevuta, pur sapendo godere dei doni e delle comodità, mi accorgo che provo sempre maggiore soddisfazione nell'assaporare qualcosa che mi sono personalmente conquistata. Sgrugnata. Possibilmente scancherando, perché poi c'è più gusto nel godersi il rispetto.
Perché eggiá, c'è il rispetto. Quello degli altri ma soprattutto quello verso noi stessi, quello che ci fa dire: vaffanculo, anche se domani c'è il fosso o i maya, io so di aver fatto tutto quello che potevo.
Di aver preso e dato tutto quello che dovevo.
Di avere soprattutto vissuto facendo quello in cui credevo.

martedì 11 dicembre 2012

Potere alle femmine (ho sentito i miei gatti parlare)


Ho sentito i miei gatti parlare, ed essendo i gatti di casa, parlano anche un filino scurrile.


Hai capito, la stronza? Se ne va via! E noi?

Ma come ti permetti, idiota. Se va via è perché deve andare, o non lo sai?
Certo che lo so, ma perché non ci ha lasciato da mangiare? Viene a casa apposta per portare fuori le cane, e pucci pucci ed il pappone e il biscottino, e noi chi siamo, i figli della serva?
Cos'è, ti scopri geloso delle cane adesso? Dopo che ti sei fatto persino leccare le orecchie da quelle bastarde, se ci ripenso ho ancora vergogna...
Ma no che non sono geloso, sei tu che le chiami bastarde, a me guarda starebbero pure simpatiche per quello che me ne frega, ma non capisco perché si debba dimenticare di noi!
A parte che le chiamo bastarde per far loro un complimento, che lo sai cosa penso delle bestie di razza, quelle povere creature minorate come il lagotto dei vicini. A parte che tu sei buono solo di ragionare con lo stomaco, e per una coccola o un pezzo di cibo saresti disposto a familiarizzare con chiunque. A parte che se tu avessi davvero fame, muoveresti quelle quattro zambotte pigre che ti ritrovi ed andresti a cercare una preda..
A parte che hai rotto con le prede: ti fai tanto il viaggio perché ti basta andare nel boschetto per tornare con della carne fresca! Comoda, ad esserne capaci.... 
Mettiti un po' cheto e ringrazia che c'è il sole, senti quant'è bello.
...E mai che mi lasciassi un pezzetto buono, sempre un tozzo di coda o un avanzo peloso...
Ringrazia che t'avanzo qualcosa, giusto perché sei mio fratello. Piuttosto che vederti di nuovo elemosinare cibo ai vicini, che pena...
Ma io ho fameee!! Ed il punto è che lei ci trascura.  Lui, sia la sera che al mattino, almeno dà una controllatina alle ciotole. Fa parte della loro parte, pensare al nostro nutrimento, alle coccole. agli angoli morbidi...
Si, bravo, come se fossi patito... Ma in che famiglia vivi? Meriteresti di finire in pentola con le olive ed i capperi! Ma non lo vedi che pure il grande, con tutto quel robo che gli hanno messo nella gamba, aiuta a preparare la tavola? Ma non ti sei accorto che lei ha smesso di cazzeggiare al mattino, di perdere tempo, che esce prestissimo e torna tardi ed è sempre di corsa? Ha persino smesso di scrivere.
Si ma mica ha smesso di leggere... O di sciappinare con quella robaccia che chiamano telefono..
Ma chi ti credi di essere! Ma ringrazia che quando legge o sciappina o racconta le favole ai pupi ci prende con se! Con tutte le notti che ti sei scaldato al suo fianco... Ingrato, dovresti essere d'esempio, altroché gnolare.
Seeee d'esempio, ma chi mi vede a me? Ma non senti che sono costretto a smiagolare ore prima che qualcuno si degni di grattarmi sotto al mento come piace a me?
Si, lo sento, purtroppo. Ancora più vergogna.
Te e la tua vergogna, tu hai un concetto troppo alto della dignità. Non vedi quanto mi sono smagrito, a patire i croccantini secchi e l'umido in bustina che non arriva mai?
Macchè smagrito e smagrito, loro si sono smagriti, tu stai benissimo, sei enorme come sempre. E non sputare nella ciotola in cui mangi, due volte al giorno sono più che sufficienti, tra l'altro ci procurano mangime di ottima qualità. Costerà un pacco.
Seee, sarà per quello che lo centellinano...ed io soffro... 
No, sei tu che mangi troppo, poi ti viene la cistite ed ALLORA soffri!
Non parlarmi della cistite, mi viene la nausea solo a ripensare al dolore!
E che vergogna, di nuovo. Pisciavi ovunque, peggio che i pupi da piccoli, peggio che le bastarde cane, che schifo.
Seee schifo, vorrei vedere te, vorrei vedere. La mia principessa sulla betulla.
Non mi vedrai, caromio, perché io preferisco la selvaggina alle schifezze, e perché sono d'animo buono, e perché grazie alla buona sorte sono nata femmina, e a noi femmine non ci ammazza niente. Ed ora zitto e taci,  che finché quel logorroico del lagotto se ne dorme, ne approfitto per controllare dove picchia il picchio, sana e soda carne bianca. Stattene zitto e te ne avanzo un boccone.
..
...
Comunque almeno una coccola, se non proprio la pappa, con tutto il bene che le vogliamo...Miii Rufus ma sei davvero pesante! Per le coccole sai bene che basta aspettare sera. Ed ogni tanto controllala, la tua cazzo di ciotola, citrullo di un gatto; ce l'ha riempita appena arrivata a casa, prima di pisciare le cane e di pucci pucci e biscottino.
...L'ha riempita? Appena?....
Certo, idiota. Solo che ora ha chiuso la finestra.
Ed ora leccati un po' di pelo di dosso, così ti pulisci, ti riempi la pancia, ti consoli e tieni finalmente quella boccaccia occupata.